Kill Your Karma «What Hides Behind the Sun» (2017)

Kill Your Karma «What Hides Behind The Sun» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
22.10.2017

 

Visualizzazioni:
1619

 

Band:
Kill Your Karma
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Titolo:
What Hides Behind the Sun

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Stefania Durante, voce; Claudio Canicattì, basso; Diego Maglioni, chitarra; Lorenzo Polia, chitarra; Gabriel Trogolo, Batteria

 

Genere:
Post-Metal / Prog-Metal

 

Durata:
27' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
High Voltage Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tra sperimentazioni progressive death metal, influenze prog e atmosfere post metal, il sound dei Kill Your Karma spazia su un tessuto sonoro eterogeneo. In particolare, incisive asincronie ritmiche costituiscono la cifra stilistica dell’intero Ep d’esordio: “What Hides Behind the Sun”.
Dopo diversi cambi di line-up, un’intensa attività live e un primo demo omonimo - che contiene anche la cover di “Teardrop” dei Massive Attack - la band torinese crea il suo primo lavoro ufficiale, pubblicato a maggio del 2017 per l’etichetta High Voltage. Su una trama ritmica estremamente curata e potenziata da riff di chitarra, si inseriscono le linee vocali di Stefania Durante, che spazia dallo scream al pulito con disinvoltura. Un po’ per il timbro della front-woman, un po’ per la costruzione degli incipit vocali di alcuni pezzi, si nota l’influenza dei Subsonica. Ma ovviamente la provenienza artistico-concettuale di base dei Kill Your Karma è prog metal e prog death metal. In “Ruins”, lungo brano che apre l’EP, infatti, i ritmi asincroni ricordano il surrealismo epico degli Opeth, intersecandosi a gradevoli atmosfere gotiche. Segue “Through the Sand of Time”, un brano decisamente cinematografico che alterna mitraglianti marce furibonde a paesaggi sonori più rarefatti in Blade Runner style. Dopo la “black ballad” intitolata “Moon” c’è un’altra bella canzone apocalittica: “Melting Universes”, caratterizzata da particolari e delicate linee sonore, nonché da melodie struggenti e non scontate. Molto cinematografica anche questa. I Kill Your Karma mostrano nel brano finale, che ricalca il titolo dell’EP, l’apoteosi della loro essenza artistica raggiunta in questo momento, conducendo il fruitore in un viaggio nell’oscurità dell’ignoto.

Track by Track
  1. Ruins 75
  2. Through the Sand of Time 60
  3. Moon 60
  4. Melting Universes 80
  5. What Hides Behind the Sun 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Susie Ramone » pubblicata il 22.10.2017. Articolo letto 1619 volte.

 

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